2006/10/23

La traduzione automatica - come buttare al vento un sacco di soldi.

Come, con l'idea di risparmiare soldi, si finisce per spenderne molti di più per riparare i danni.

In rete ci sono moltissimi siti che permettono la pubblicazione gratuita (o a pagamento con servizi aggiuntivi) dei comunicati stampa.
Ce ne sono di specifici come Fullpress, agenzia stampa specializzata su argomenti IT, e poi di generici; uno su tutti http://comunicati-stampa.blogspot.com di Fabrizio Pivari. Lo consiglio.


Un'opportunità offerta da alcune agenzie/siti di questo tipo è quella di pubblicare comunicati stampa multilingua.
Navigavo per la rete alla ricerca di nuovi siti dove segnalare le notizie relative alle attività di Keywords Italia e mi sono imbattutoin uno di questi. Ometto il link, ma una ricerca con Google, vi permetterà di trovarlo velocemente.



A prima vista poteva sembrare il 'luogo' ideale.
Solitamente si procede così: decidi di scrivere la notizia in italiano, poi la fai localizzare da un madrelingua francese, ad esempio per il tuo target canadese, in inglese per quello americano e così via. E questo potrebbe essere il posto giusto per veicolarli e farsi conoscere oppure rafforzare la propria immagine all'estero.
Il sito in questione non permette propriamente questo. Mi verrebbe da dire: anzi!

Ve la faccio breve:
inserisci il comunicato una volta sola nella lingua prescelta e automaticamente (è proprio il caso di dirlo) te lo traduce nelle 8/9 lingue previste. Certo il risparmio sembra essere immediato, ma il risultato??

Cosa leggerà l'utente americano che volevi colpire con la tua news aziendale? E quello canadese? E quello giapponese (??)
Siamo sicuri che continuerà a percepire ancora la tua attività come seria e professionale e gli verrà voglia di contattarti per approfondire?

Quello che segue è un esempio preso a caso dalla Home page, di un articolo scritto originariamente in inglese.
Giudicate voi l'immagine proiettata fuori dai confini anglosassoni :-)
Le "X" corrispondono al nome di persona, le "Y" a quelle di un'azienda

EN
Say ‘Cheese’ – Offering a smile can enhance your business’s bottom line
If ever there was a question of how serious the retail business sector is about the concept of service-with-a-smile, XXXX has answered it.
XXXX, a writer for The California Aggie (student newspaper of the University of California Davis) also works in customer service for YYYY. He says that smiling while you work for the major grocery retailer isn’t an option.

IT
Dire il formaggio del `' - offrire un sorriso può aumentare la linea inferiore dei vostri affari
Se mai ci fosse una questione di di quanto serio il settore di affari al minuto è circa il concetto servizio-con-un-sorride, XXXX gli ha risposto.
XXXX, un produttore per la California Aggie (giornale dell'allievo dell'università di California Davis) inoltre funziona nel servizio di cliente per YYYY. Dice che quello che sorride mentre lavorate per il rivenditore principale della drogheria non è un'opzione.

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